Bentornati dalle vacanze!
Pronti per scoprire nuove curiosità? Per il #thaiwikifood di oggi vi voglio parlare di un ingrediente molto usato in tutta la cucina asiatica: c’è chi lo considera un must have e chi invece lo detesta; ma vi svelo un segreto, basta imparare a cucinarlo e poi non potrete più farne a meno, di cosa sto parlando? Del tofu!
Originario della Cina, dove si ritiene sia nato circa 2.000 anni fa, il tofu si è rapidamente diffuso negli altri Paesi dell’Estremo Oriente, dove rappresenta tutt’oggi un alimento tradizionale.
Nonostante le origini, “tofu” non è una parola cinese, bensì un termine giapponese che significa “carne senza ossa”.
Da qualche anno il tofu è diventato una presenza costante anche negli scaffali dei supermercati italiani, essendo un sostituto ideale del formaggio per chi non tollera il lattosio o segue un regime alimentare vegano.
Si presenta sotto forma di blocchi più o meno rigidi, confezionati sottovuoto e pronti per essere tagliati a piacere per il consumo diretto o come ingrediente di ricette più complesse.
Il tofu al naturale ha un gusto assolutamente neutro, ma ne esistono anche varianti aromatizzate, come il tofu alle olive, alla senape o alle erbe.
Ma cosa è il tofu?
Il tofu è un prodotto ottenuto dalla cagliatura del latte di soia e dalla pressatura del risultato in blocchi con strumenti appositi dedicati, spesso in bambù, oppure con forme e cestini classici dedicati alla realizzazione dei formaggi. Dato che la produzione del tofu dal latte di soia è simile a quella del formaggio dal latte vaccino, spesso il tofu è indicato anche come “formaggio vegetale”.
Ne esistono diverse varietà, le principali sono:
- tofu in panetti detto anche “tofu secco”: questo è il prodotto più facilmente reperibile nella grande distribuzione, ha una consistenza soda, può essere tagliato a fette o cubetti oppure frullato, anche se manterrà comunque una consistenza abbastanza granulosa. Lo si trova in vendita già in panetti, solitamente confezionati singolarmente con la loro acqua di conservazione. Potete trovarlo anche in versione tofu affumicato o tofu aromatizzarlo alle erbe;
- silken tofu o tofu vellutato: questo tipo di tofu, invece, potete trovarlo sia in vaschette, sia all’interno di confezioni in tetrapak. La sua consistenza è molto simile a quella di un budino molto morbido. Non può essere tagliato a cubetti o a fette senza romperlo ed è usato soprattutto nella pasticceria vegana per ottenere creme al cucchiaio, farciture o al posto delle uova per garantire consistenza e un buon potere legante negli impasti.
In Oriente ne esistono anche altre varietà, con una consistenza variabile a seconda della quantità d’acqua contenuta nel prodotto. Lo si può trovare più o meno morbido e gelatinoso, fermentato, o addirittura prodotto con lenticchie o canapa o il sangue del maiale.
A livello nutrizionale il tofu è privo di colesterolo e contiene pochissimi grassi saturi, di cui è invece è particolarmente ricca la sua controparte animale.
Rispetto al formaggio, inoltre, è anche ricco di potassio e povero di sodio e calorie; può quindi rappresentare un valido sostituto nelle diete e negli individui intolleranti al latte.
Attenzione però, che sebbene rappresenti una valida alternativa agli alimenti di origine animale, il tofu non è comunque in grado di sostituirli completamente; esso infatti è privo di vitamina B12 e vitamina D.
Ma come si cucina il tofu?
A questa domanda posso rispondervi con tutta la vostra fantasia! Esistono centinaia di modi per cucinare il tofu e per renderlo un alimento completo e adatto alle vostre esigenze.
Prima di realizzare qualsiasi preparazione vi consiglio di lasciarlo marinare per qualche ora in frigorifero con gli aromi e le spezie che vi piacciono di più: potete usare la salsa di soia, la salsa tamari, olio d’oliva, sale, aglio (fresco o in polvere), noce moscata e tutte le spezie che preferite.
Con il panetto di tofu classico potete:
- Tagliarlo a cubetti da caramellare e aggiungere all’insalata o a preparazioni di verdure e legumi, o al riso per dare quel tocco in più.
- Grigliarlo a fette nella piastra o in padella dopo averlo fatto marinare. Lo si può anche impanare, friggere o mettere al forno.
- Realizzare burger e polpette assieme al pangrattato e alle verdure o ai legumi che vi piacciono di più.
- Utilizzarlo come ripieno per le torte salate o per la pasta fresca.
Con il Silken tofu potete:
- Realizzare delle ottime creme da utilizzare nei dolci, ad esempio con l’aggiunta di cioccolato fondente fuso.
- Realizzare tantissimi dolci al cucchiaio, come il tiramisù con tutte le sue varianti.
- Utilizzarlo per preparazioni salate come torte salate, polpette o aggiungerlo alle zuppe per renderle ancora più cremose.
Tofu alternativi
Esistono in commercio (per lo più nei negozi specializzati e online) prodotti chiamati “tofu” perché ricordano l’aspetto e la consistenza del formaggio vegetale, ottenuti però da ingredienti diversi dal latte di soia:
- Hemp-fu, ovvero il tofu ricavato dalla cagliatura del latte di canapa. Si tratta di un vero e proprio super food proteico;
- Tofu burmese o tofu di ceci, ovvero il formaggio vegetale ottenuto a partire dai ceci essiccati o dalla farina di ceci.
- Seitan, questo deriva dal glutine di frumento;
- Tempeh ricavato dai semi di soia che sono stati fatti fermentare e successivamente sono stati compattati a creare un panetto sodo. Rispetto al tofu, ha un sapore più definito che ricorda la nocciola. Il tempeh e il tofu sono entrambi nutrienti: se il primo fornisce più proteine, fibre, ferro e potassio per porzione, il tofu contiene più calcio ed è meno calorico.